Prima di trattare questa tematica ritengo che sia doverosa una precisazione: quando parlo di mito della delinquenza tra i giovani, non intendo alludere a tutti i ragazzi di oggi, bensì ad una realtà ben consolidata in molti quartieri periferici genovesi (Sestri Ponente, Sampierdarena, Pegli, Pra' e via dicendo). A cosa mi riferisco di preciso? Ad una mentalità che si sta diffondendo a macchia d'olio tra gli adolescenti: la cultura della cattiveria, della delinquenza, della violenza gratuita. Al dilagare di crimini efferati, imputabili solamente alla noia e al desiderio di sopraffazione. Il problema di fondo ( nonchè la ragione che mi ha portato a scrivere questo articolo) consiste nel fatto che i soprusi non vengono biasimati dalla maggior parte degli adolescenti . Il senso di giustizia, ahimè, non è affatto diffuso tra i giovani e l'indifferenza regna sovrana. Non vedo, non sento, non parlo. Chi si fa i fatti propri campa cent'anni. Molti ragazzi preferiscon...
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