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Crimini e colpe statunitensi.

La supremazia politica, economica ed ideologica statunitense, alla stregua del sole, irradia continuamente gli Stati che vi gravitano attorno: le vicende dei vari Paesi satelliti vengono oscurati dall'egemomia degli States. Cosa comporta tale monopolio culturale? La risposta è a dir poco scontata: in qualsiasi zona del mondo, a qualunque ora del giorno si parla sempre e solo delle vicissitudini nordamericane. Non è mia intenzione (almeno per ora) affrontare la tematica dell'ingerenza statunitense in ogni ambito della nostra vita. Questo preambolo era d'uopo per constatare che, grazie a questo protratto dominio, gli Stati Uniti sono riusciti ad offuscare le atrocità da loro commesse nel corso della storia (Tutto ciò è stato chiaramente facilitato dall'essere usciti vittoriosi dal secondo dopoguerra). Appurata l'impossibilità di elencare tutti i crimini perpetrati dagli americani, mi limiterò ad parlare di alcune vergogne firmate USA, purtroppo misconosciute. 







1) IL MASSACRO DI SAND CREEK
 Durante l'espansione statunitense verso ovest del XIX secolo ( il cosiddetto Far West) i coloni occuparono le terre abitate dai pellerossa e convinsero quest'ultimi a stipulare dei trattati in cui il territorio delle Grandi Pianure veniva spartito con gli invasori. Verso il 1858 la scoperta di vasti giacimenti auriferi nelle montagne rocciose fece rapidamente degenerare la situazione, in quanto i minatori violarono gli accordi firmati coi nativi, sconfinando nei territori assegnati a quest'ultimi. La bramosia dei cercatori convinse il commissario degli affari indiani Greenwood a redigere il trattato di Fort Wise che limitò ulteriormente i possedimenti degli indiani. Nel 1864, un accampamento di indiani disarmati  situato lungo il fiume Sand Creek e formato perlopiù da donne, bambini ed anziani inermi venne attaccato da John Chivington. Alcuni testimoni oculari della carneficina raccontarono di un pellerossa a cui vennero mutilati testicoli, naso ed orecchie, nonostante egli si fosse arreso senza opporre resistenza e di una bambina freddata a colpi di fucile, dopo aver tentato di esporre la bandiera bianca. Le efferatezze compiute a danno di civili indifesi e l'elevato numero di vittime (tra i 125 e i 175 morti) fanno del Massacro di Sand Creek uno dei più disdicevoli avvenimenti della storia americana. 


Una battaglia tra pellerossa e coloni in una litografia dell'epoca



2) LE LEGGI DI JIM CROW
 Dopo la guerra di secessione, la legge federale protesse i diritti degli schiavi di origine africana liberati. Gli stati del sud, tuttavia, emanarono le leggi di Jim Crow, al fine di segregare gli afroamericani dal tessuto sociale statunitense, senza tuttavia reintrodurre formalmente la schiavitù. Tali provvedimenti entrarono in vigore a partire dal 1876 e presentarono fin da subito, drammatiche somiglianze con le Leggi di Norimberga naziste. In Alabama ad esempio i vagoni dei treni dei neri dovevano essere separati da quelli dei bianchi e lo stesso valeva per le sale dei ristoranti. In Florida vennero create apposite scuole per gli afroamericani e furono addirittura vietati i matrimoni misti. Le discriminazioni razziali vennero rese illegali solo nel 1964, tramite il Civil Rights Act. Bizzarro per un Paese unanimemente considerato esportatore di democrazia, vero? 


Un teatro riservato solo agli afroamericani



3) LA GUERRA DEL VIETNAM ED IL MASSACRO DI MY LAI
 La Guerra del Vietnam rappresenta di fatto la prima disfatta militare statunitense della storia. Il conflitto svoltosi tra il 1955 e il 1975, come ebbe a dichiarare Kennedy, avrebbe dovuto dimostrare al mondo intero la supremazia bellica degli USA ed arginare la proliferazione del comunismo nel sud est asiatico. Per rendere possibile ciò, si procedette all'invasione di uno Stato sovrano, ricorrendo ad un incommensurabile dispiegamento di mezzi e forze umane. In un territorio impervio e sconosciuto si consumò una guerra che portò alla morte di un milione e mezzo di vietnamiti e di un numero superiore ai 58 000 soldati americani, oltre ad una quantità spropositata di feriti. Il conflitto, inoltre, costò ben 165 miliardi di dollari e sortì effetti disastrosi che continuano a ripercuotersi tutt'ora sulla popolazione locale (basta pensare ai tumori e alle malformazioni provocare dal cosiddetto agente arancio). Anche nel suddetto periodo furono compiuti svariati crimini di guerra, il cui più noto è stato sicuramente il Massacro di My Lai, una strage indiscriminata di civili vietnamiti in cui non mancarono stupri e torture. Alla luce di quanto detto sopra, non stupisce il fatto che la Guerra del Vietnam sia stata una delle operazioni belliche, maggiormente ripudiata dal popolo a stelle e strisce.


Alcune vittime del Massacro di My Lai


 4) LA DITTATURA DI PINOCHET
L'11 Settembre 1973 l'esercito cileno guidato da Augusto Pinochet sovvertì il governo democraticamente eletto di Salvador Allende. Il golpe organizzato dal generale Pinochet fece precipitare il Cile in una feroce dittatura che provocò migliaia di vittime: alcuni oppositori politici, ad esempio, vennero lanciati vivi dagli aeroplani, altri vennero arrestati e fatti scomparire per sempre (queste persone vengono indicate con l'appellativo di "desaparecidos"). Qualcuno si starà domandando che cosa c'entrino gli USA in tutto ciò. È presto detto. Sebbene non venne mai ufficialmente confermata una partecipazione della CIA nel colpo di stato del 1973, gli Stati Uniti non negarono mai il loro coinvolgimento . Certo è che il governo di Allende fu inviso fin da subito agli States, al punto tale da boicottarlo economicamente, favorendo l'instaurarsi del regime dispotico di Pinochet. 


Alcuni "Desaparecidos" cileni



Avvenimenti storici come quelli che ho elencato dovrebbero contribuire alla formazione di uno spirito critico nei confronti di una nazione che influenza in modo determinante il nostro vivere quotidiano e di cui non possiamo, volenti o nolenti, fare a meno.


di Alberto Pronzalino

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